Negli anni ’70 nel cuore degli Stati Uniti nasceva un genere musicale che nel corso degli anni avrebbe conquistato il mondo, l’hip hop. Caratterizzato da un campionamento di beat alla base, questo stile musicale si contraddistingue per una musica ritmata che si accompagna al rapping, ovvero un discorso in rima, formulato per seguire alla perfezione il beat di sottofondo.
Sono diverse le teorie che cercano di individuare la nascita ufficiale del movimento hip hop o l’evento principale dal quale si è evoluto questo innovativo filone. Molti riconducono la sua origine al ’73, quando un dj giamaicano dal nome d’arte Kool Herc organizzò quella che per molti è definibile come “la prima festa hip hop ufficiale nella storia”.
Ai tempi la componente musicale era prevalente rispetto a quella cantata e l’intento di molti dj era principalmente quello di far ballare le persone, utilizzando dischi funk e soul come base per creare nuove accattivanti tracce.
Musica, ma non solo
Anche se generalmente al termine hip hop si associa d’istinto la musica rap, è importante evidenziare come in realtà si tratti un movimento che porta con sé diverse interessanti e sfaccettate componenti.
Sono molte le pratiche che fanno parte dell’universo hip hop e che sono fondamentali nella costruzione e nello sviluppo di questo genere musicale: l’hip hop fin dai suoi albori è stato collegato anche al DJing ed al ballo, ed è stato in grado di dare vita ad uno stile, che evolvendosi negli anni, ha conquistato sempre più appassionati.
Sono infatti numerose oggigiorno le scuole di danza che insegnano questa particolare ed affascinante tipologia di danza e con una rapida ricerca in rete è facile scoprire quali sono le principali e più rinomate lungo il territorio di tutta Italia.
Se si vive in una grande città risulterà ancora più semplice trovare una scuola valida: basterà ad esempio digitare nella barra di ricerca di Google scuola di danza a Torino per trovare i migliori corsi nella propria zona ed avventurarsi nell’apprendimento di uno stile di ballo decisamente unico.
La grande rivalità tra East & West Coast negli anni ’90
Agli inizi degli anni ’90, più precisamente tra il ’91 e il ’97, non scorreva buon sangue tra due noti artisti della scena hip hop americana, ovvero Tupac Shakur, basato sulla West Coast e legato all’etichetta discografica Death Row Records, e The Notorious B.I.G., della East Coast, con la Bad Boy Records.
La notorietà dei due artisti era ai tempi altissima e la loro iniziale amicizia si incrinò fino a concludersi con eventi drammatici e sparatorie, che hanno visto coinvolti personaggi di cui ancora oggi non si conoscono con precisione né il nome né l’identità.
Questa aspra rivalità durò negli anni e portò a dividere sempre di più le scene hip hop della East Coast e della West Coast fino a farle diventare delle vere e proprie fazioni, composte da gruppi di artisti nettamente schierati per uno o per l’altro partito musicale.
A Notorious B.I.G e Tupac Shakur hanno fatto seguito negli anni altri noti artisti che fomentando, più o meno volontariamente, i loro seguaci hanno contribuito ad alimentare ed amplificare questa storica faida del mondo della musica.
L’hip hop negli anni 2000
Anche nel corso degli anni 2000 il genere hip hop e la sua cultura hanno subito dei naturali sviluppi. Nuovi artisti sono nati sulla scena, alcuni in grado di portare la loro fama fino ai giorni nostri, come ad esempio Eminem. Altro nome particolarmente noto è 50 Cent, che con l’aiuto di Dre è riuscito con l’album Get Rich or Die Tryin’ del 2003 a vincere diversi premi importante nell’ambiente musicale.
La cultura hip hop continua insomma ad essere in evoluzione e muta ovviamente a seconda del decennio di riferimento in cui la si prende in esame. Alcuni artisti sono stati capaci di diventate icone di intere generazioni e gli appassionati del genere ascoltano ancora i primi dischi, che evocano ricordi ormai lontani, ma che sono stati fondamentali nel movimento di questa affascinante cultura.